È recente l’accordo tra Crédit Agricole Italia e Consorzio di Tutela Aceto Balsamico: tra gli obiettivi principali vi è lo sviluppo dell’accesso al credito delle imprese aderenti al Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico.
L’accordo tra Crédit Agricole Italia e Consorzio di Tutela Aceto Balsamico consolida la nuova collaborazione, nata tra i due enti, avente l’obiettivo di consentire alle imprese associate al consorzio l’uso del cosiddetto pegno rotativo. La convenzione è stata firmata dalla presidente del Consorzio di Tutela, Mariangela Grosoli, e dal direttore regionale Parma-Emilia est di Crédit Agricole Italia, Maurizio Crepaldi.
Cos’è il Pegno rotativo?
Secondo il Codice Civile, il pegno costituisce la consegna al creditore della cosa (o del documento) che conferisce l’esclusiva disponibilità della cosa stessa. Il debitore, con il pegno, perde possesso della cosa data in garanzia mentre il creditore ne può disporre in caso di inadempimento del debitore.
Il Pegno Rotativo è un tipo di pegno che permette al debitore, previa notifica al creditore, di sostituire i beni originariamente dati in garanzia, con altri di uguale valore.

Come funziona per i produttori di Aceto
Nel caso dell’accordo tra Crédit Agricole Italia e Consorzio di Tutela Aceto Balsamico l’obiettivo è quello di ottenere un consolidamento non solo del tessuto produttivo dell’Oro Nero di Modena ma anche del tessuto locale. In altre parole, l’accordo ambisce allo sviluppo e consolidazione dei rapporti commerciali con le aziende supportate.
Da ora in poi, la Banca sarà in grado di avviare, con le dovute garanzie, pratiche di affidamento per generare liquidità grazie alla possibilità di costituire delle scorte in pegno presso i Produttori di Aceto Balsamico. In altre parole, i Soci del Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico possono avvalersi di prodotti e servizi di finanziamento a condizioni vantaggiose, grazie alla possibilità di prestare garanzie alla Banca, sotto forma di pegno rotativo.
Maurizio Crepaldi ha affermato: “Crediamo che il pegno rotativo favorisca una migliore gestione finanziaria e rappresenti una soluzione particolarmente adatta per chi produce alimenti che completano il proprio ciclo produttivo attraverso processi di invecchiamento o stagionatura. Con questo accordo si stimola la domanda di credito per far fronte alle esigenze dei produttori. Inoltre esso rappresenta un momento importante nella relazione tra la banca, le aziende e il territorio perché testimonia un dialogo concreto e la capacità di individuare soluzioni condivise per i bisogni reali.”
Un caro saluto da Modena