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Massimo Bottura e l’Aceto Balsamico

Oggi vi raccontiamo la relazione tra Massimo Bottura e l’Aceto Balsamico. Chef italiano tra i primi al mondo, Massimo Bottura vanta un ristorante nel cuore del centro storico di Modena dal 1995. Anno in cui ha iniziato anche la sua produzione di Aceto Balsamico…

Da sempre guidato dalla passione per la gastronomia, Massimo Bottura apre l’Osteria Francescana nel 1995. Tradizione ed evoluzione si mescolano perfettamente tanto che il ristorante viene definito la migliore tavola al mondo secondo il World’s 50 Best Restaurants nel 2016 e 2018.
L’Osteria Francescana sorge nel centro storico di Modena dove, fra viuzze strette e profumi di cucina emiliana, troviamo una grande porta grigia che contiene un mondo di sapori, gustati da commensali di tutto il mondo.

La tradizione non manca

Nel 1995, non solo apre la Francescana ma Massimo Bottura e l’Aceto Balsamico iniziano la loro relazione che si protrae fino ad oggi. In quell’anno, infatti, Massimo inizia a produrre, sotto il nome di Villa Manodori, l’Aceto Balsamico di famiglia. Si tratta di una tradizione modenese quella di possedere una batteria di botti. In particolare, la tradizione vuole che si costituisca una batteria alla nascita di una figlia femmina, che andrà poi a costituire la sua dote. Massimo non scampa alla tradizione e alla nascita di sua figlia, Alexa, la nonna di Bottura regala alla ragazza le batterie di aceto balsamico tradizionale che oggi danno vita alla produzione di Villa Manodori.

Massimo e il Balsamico

Il rapporto tra Massimo Bottura e l’Aceto Balsamico è consolidato anche dal diploma di Maestro Assaggiatore, ottenuto nel 2005 presso la Consorteria di Spilamberto (MO). Questa ogni anno offre corsi ad aspiranti Allievi e Maestri Assaggiatori e decreta il miglior aceto balsamico tradizionale di Modena.
Massimo Bottura, inoltre, ha da sempre valorizzato questo prezioso ingrediente nei suoi piatti: dagli antipasti al dolce, passando per i piatti principali, l’Aceto Balsamico, insieme al Parmigiano Reggiano, sono da sempre protagonisti indiscussi all’Osteria Francescana. 

A dicembre 2020 è stato inoltre presentato anche il libro “Il Balsamico-L’Oro Nero di Modena” edito da Artioli Editori 1899 e con il patrocinio e il supporto del Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e del Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena IGP. Il libro è un viaggio nella storia del prezioso condimento e dedica particolare attenzione al legame culturale con il territorio. Nella prefazione, Massimo Bottura parla dell’importanza del legame tra il territorio e le persone con i prodotti locali:

Penso che sia un mezzo miracolo questo libro, con capacità di guardare al futuro, fa chiarezza parlando di due prodotti diversi ma entrambi di qualità”(riferendosi all’aceto Balsamico di Modena IGP e l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena DOP).Massimo continua poi affermando: “Il Covid-19 ha messo in ginocchio il mondo, ma il mondo continua a chiedere prodotti d’eccellenza. L’invito al ritorno al turismo sarà fondamentale per far godere dei nostri territori e dei luoghi dei nostri prodotti e della bontà. Promuovere in modo unitario è un grande passo avanti, che condivido.  È una grande sfida che dobbiamo portare avanti, perché solo insieme si costruisce il futuro”.

Trovate maggiori informazioni anche qui.

Un caro saluto da Modena 

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